Il Vesuvio
il vulcano più famoso della terra
Il Vesuvio è il vulcano più famoso della terra, l’unico attivo dell’Europa continentale ed è anche uno dei più pericolosi poiché il vasto territorio che si estende alle sue pendici ha visto la costruzione di case fino a 700 metri di altura. E’ un tipico esempio di vulcano a recinto costituito da un cono esterno tronco, Monte Somma (1133 metri), con cinta craterica in gran parte demolita entro la quale si trova un cono più piccolo rappresentato dal Vesuvio (1281 metri), separati da un avvallamento denominato Valle del Gigante, parte dell'antica caldera, dove in seguito, presumibilmente durante l'eruzione del 79 d.C., si formò il Gran Cono o Vesuvio.
Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1631, tra fortissimi boati e
terremoti, il Vesuvio torna in attività con una disastrosa eruzione
che semina panico e distruzione. Già da alcuni mesi tutta la zona
era afflitta da frequenti terremoti, che si erano intensificati
pochi giorni prima dell'eruzione. Gianbattista Manso, un letterato
dell'epoca descrive la nube eruttiva che si alza in parte verso il
cielo (colonna pliniana) e in parte si dilata sulle falde del monte
come un torrente (sorge e flussi piroclastici). La fase più violenta
durò tre giorni e tutta l'eruzione si esaurì in cinque giorni,
lasciando uno strascico di colate di fango e frane di materiali
vulcanici accumulati sui pendii.
Il 7 aprile 1906 l'eruzione entra nel vivo con alte fontane di lava
e forti terremoti, e culmina con la formazione di una colonna
pliniana che raggiunge un'altezza di 13.000 metri. L'eruzione
termina verso la fine di aprile. Dopo l'eruzione del 1906, la cima
del Vesuvio appare troncata e presenta un'ampia voragine di circa
500 metri di diametro e 250 di profondità. L'orlo craterico è
ribassato fino a 1.145 metri nel punto minimo, cioè 180 metri meno
di prima. Le pareti interne del cratere presentano una inclinazione
di 40-45° fino a circa 80 metri sotto l'orlo e poi, verso il fondo,
diventano quasi verticali. Negli anni successivi, l'interno del
cratere è interessato da continui franamenti di materiale incoerente
che forma le pareti quasi verticali della voragine.